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Groupage #1
27.02.2014 – 29.03.2014
We are pleased to present the first shipment of Groupage.
h 6 PM, conversation with Lorenzo Scotto Di Luzio and Marianna Vecellio.
L’altro, Noi e (l’arte)
A sculpture of the artist’s family is exposed in the exhibition. The scene, full of aesthetic pathos, takes place in front of an ATM: that archetypeobject, metaphor of the crisis and of the drama, could be considered as the script of our era. Through a typical postmodern language, Lorenzo Scotto Di Luzio uses his persona as a vehicle of communication and representation. He situates his work in a radical position, in which he refuses to use the other as an instrument or a figurehead: he acts in a state of pseudo-apnea, in which there is no distance between Us, (the art) and our mind. This physical aspect belonging to the real is put into perspective in “la vie en rose”: the reduced scale of the sculptures, modifying the ways of experience, underlines the weakening of the being. This reduction of the reality turns into a “joke”, in which the protagonists are similar to vividly colored puppets, similar to marzipan rag dolls. The work of Lorenzo Scotto Di Luzio is a vision of his own landscape, a postmodern artwork in which the traditional subject – in this case, the family – is connected to a cold non-literal object, the ATM. The final reflection introduces the philosophical concept of the weak thought as a trace of a path inviting to the reflection on the current ethical changing, along with the consequential aesthetical and linguistics results. The project is part of “Navigazione A Vista”, the 2013/2014 program curated by CRIPTA747 and dedicated to the topics of landscape and the Mediterranean. “La vie en rose” is the first appointment of Groupage, a collective show in progress, conceived as a dynamic cycle of presentations, talks and researches.
L’altro, Noi e (l’arte)
In mostra la scultura ritrae la famiglia dell’artista, in un pathos estetico che si consuma di fronte ad un bancomat, oggetto archetipo della parabola della crisi e del dramma come copione del nostro tempo. Lorenzo Scotto Di Luzio attraverso un linguaggio tipicamente postmoderno utilizza se stesso come veicolo di comunicazione e di rappresentazione collocando il suo lavoro in una posizione radicale nella quale rifiuta di utilizzare l’altro come strumento e di fatto come riduttore, ma agisce in una sorta di apnea in cui non esiste distanza tra Noi, (l’arte) ed il nostro pensiero. Questo fatto fisico e appartenente al reale è ridimensionato in “la vie en rose” dalla scala ridotta delle sculture che modificano i tratti dell’esperienza sottolineando l’indebolimento dell’essere, questa riduzione della realtà acquista i tratti di una burla i protagonisti sono simili a pupazzi dai colori vividi, come dei fantocci di marzapane. Il lavoro di Lorenzo Scotto Di Luzio, attraverso un’immagine poco eclatante ma di grande efficacia ci invita a compiere una riflessione sui mutamenti etici in atto e sulle conseguenti derive estetiche ad essi collegati, introducendo come nuova traccia e suggestione per il nostro lavoro di ricerca il concetto filosofico di pensiero debole. Il progetto è parte di “Navigazione A Vista”, programma 2013/2014 dedicato al paesaggio e al Mediterraneo a cura di Cripta747. “La vie en rose” si colloca come primo appuntamento di Groupage, una mostra collettiva in divenire realizzata attraverso un ciclo dinamico di presentazioni, talk e approfondimenti.
Groupage #1
27.02.2014 – 29.03.2014
We are pleased to present the first shipment of Groupage.
h 6 PM, conversation with Lorenzo Scotto Di Luzio and Marianna Vecellio.
L’altro, Noi e (l’arte)
A sculpture of the artist’s family is exposed in the exhibition. The scene, full of aesthetic pathos, takes place in front of an ATM: that archetypeobject, metaphor of the crisis and of the drama, could be considered as the script of our era. Through a typical postmodern language, Lorenzo Scotto Di Luzio uses his persona as a vehicle of communication and representation. He situates his work in a radical position, in which he refuses to use the other as an instrument or a figurehead: he acts in a state of pseudo-apnea, in which there is no distance between Us, (the art) and our mind. This physical aspect belonging to the real is put into perspective in “la vie en rose”: the reduced scale of the sculptures, modifying the ways of experience, underlines the weakening of the being. This reduction of the reality turns into a “joke”, in which the protagonists are similar to vividly colored puppets, similar to marzipan rag dolls. The work of Lorenzo Scotto Di Luzio is a vision of his own landscape, a postmodern artwork in which the traditional subject – in this case, the family – is connected to a cold non-literal object, the ATM. The final reflection introduces the philosophical concept of the weak thought as a trace of a path inviting to the reflection on the current ethical changing, along with the consequential aesthetical and linguistics results. The project is part of “Navigazione A Vista”, the 2013/2014 program curated by CRIPTA747 and dedicated to the topics of landscape and the Mediterranean. “La vie en rose” is the first appointment of Groupage, a collective show in progress, conceived as a dynamic cycle of presentations, talks and researches.
L’altro, Noi e (l’arte)
In mostra la scultura ritrae la famiglia dell’artista, in un pathos estetico che si consuma di fronte ad un bancomat, oggetto archetipo della parabola della crisi e del dramma come copione del nostro tempo. Lorenzo Scotto Di Luzio attraverso un linguaggio tipicamente postmoderno utilizza se stesso come veicolo di comunicazione e di rappresentazione collocando il suo lavoro in una posizione radicale nella quale rifiuta di utilizzare l’altro come strumento e di fatto come riduttore, ma agisce in una sorta di apnea in cui non esiste distanza tra Noi, (l’arte) ed il nostro pensiero. Questo fatto fisico e appartenente al reale è ridimensionato in “la vie en rose” dalla scala ridotta delle sculture che modificano i tratti dell’esperienza sottolineando l’indebolimento dell’essere, questa riduzione della realtà acquista i tratti di una burla i protagonisti sono simili a pupazzi dai colori vividi, come dei fantocci di marzapane. Il lavoro di Lorenzo Scotto Di Luzio, attraverso un’immagine poco eclatante ma di grande efficacia ci invita a compiere una riflessione sui mutamenti etici in atto e sulle conseguenti derive estetiche ad essi collegati, introducendo come nuova traccia e suggestione per il nostro lavoro di ricerca il concetto filosofico di pensiero debole. Il progetto è parte di “Navigazione A Vista”, programma 2013/2014 dedicato al paesaggio e al Mediterraneo a cura di Cripta747. “La vie en rose” si colloca come primo appuntamento di Groupage, una mostra collettiva in divenire realizzata attraverso un ciclo dinamico di presentazioni, talk e approfondimenti.