03.11.2017 - 05.11.2017
DEPOSITO D'ARTE ITALIANA PRESENTE
CRIPTA747 presents Italo Zuffi
Curated by Ilaria Boncassa and Vittoria Martini
Artissima Fair, Oval Lingotto, Torino
Deposito d'Arte Italiana Presente
Il Deposito d’arte italiana presente propone le opere di 128 artisti italiani realizzate dal 1994 – anno della fondazione di Artissima – a oggi, in un deposito temporaneo. Questo progetto nasce dalla ricognizione della storia di Artissima ripercorsa come un grande archivio per studiare retrospettivamente, attraverso uno sguardo inedito, il sistema dell’arte italiana e il suo mercato.
Artissima 2017 è radicata sul territorio e guarda alla storia di Torino e alla sua identità sperimentale recuperando un’esperienza espositiva di grande ricerca: il Deposito d’Arte Presente (1967–68). Ideato dal giovane gallerista Gian Enzo Sperone e dagli artisti con i quali lavorava, come Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio, e sostenuto da un gruppo di collezionisti, tra i quali Marcello Levi, il Deposito d’Arte Presente fu un breve ma radicale esperimento che trasformò uno spazio industriale in un luogo di produzione, esposizione e commercializzazione delle opere di molti artisti che sarebbero diventati esponenti di spicco dell’Arte Povera.
Come il Deposito d’Arte Presente, stratificato e ricco di potenzialità, concentrò tutti gli attori del mondo dell’arte in un unico luogo, così il Deposito d’arte italiana presente crea, all’interno della fiera e con gli stessi attori, uno spazio temporaneo di esposizione e di approfondimento.
Nella precarietà confusa che caratterizza un deposito, le opere raccontano le connessioni, i rimandi e le rivoluzioni degli ultimi vent’anni dell’arte italiana, enfatizzando la grande ricchezza, il patrimonio di idee e di soluzioni formali che troppo spesso restano allo stato di pura potenzialità. Questo progetto – nella sua intrinseca contraddittorietà – nasce per stimolare il dibattito e la storicizzazione degli ultimi due decenni della produzione artistica italiana.
A cinquant’anni dalla nascita e teorizzazione dell’Arte Povera, il Deposito d’arte presente si è rivelato un modello per ricordare e celebrare quella data, evidenziando la grande sperimentalità, l’attitudine alla ricerca e all’innovazione e l’aspirazione internazionale della Torino dell’epoca. Il Deposito d’arte italiana presente crea uno spazio vivo ed eccentrico all’interno della fiera, che non intende teorizzare una narrazione, bensì offrire un’istantanea che renda Artissima, fiera internazionale e sperimentale, un osservatorio permanente di ricerca e promozione della scena artistica italiana.
Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini
CRIPTA747 presenta Incentivi (2015) di Italo Zuffi
Deposito d'Arte Italiana Presente
The Deposito d’arte italiana presente includes works by 128 Italian artists dating from 1994 – the year of the founding of Artissima – to the present, in a temporary warehouse. The project is based on a survey of the history of Artissima, re-examined like a huge archive for a retrospective study – from an unprecedented vantage point – of the Italian art system and its market.
Artissima 2017, firmly rooted in the local territory, looks back to the history of Torino and its experimental identity, evoking an outstanding exhibition from the past, evoking an outstanding experimental exhibition format: the Deposito d’Arte Presente (1967–68). Organised by the young gallerist Gian Enzo Sperone and the artists with whom he worked, such as Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto and Gilberto Zorio, thanks to the support of a group of collectors, including Marcello Levi, the Deposito d’Arte Presente was a short-lived but radical experiment that transformed an industrial space into a centre of production, display and exchange of the works of a series of artists who were later to become leading figures of Arte Povera.
Just as the Deposito d’Arte Presente, with its many layers of potential, concentrated all the players of the art world in a single place, so the Deposito d’arte italiana presente creates – inside the fair, and with the same figures – a temporary space of exhibition and research.
In the mutable confusion typical of a warehouse, the works narrate the connections, references and revolutions of the last 20 years of Italian art, emphasising its great variety, while highlighting the legacy of ideas and formal solutions, which all too often have remained in a state of pure potential. This project – with all its intrinsic contradictions – sets out to stimulate a debate on the last two decades of Italian artistic production.
Fifty years after the birth and theorising of Arte Povera, the Deposito d’arte presente stands out as a model to commemorate that date, underscoring the lively experimental spirit, the taste for research and innovation, and the international aspirations of the city of Torino at the time. The Deposito d’arte italiana presente creates, inside the fair, a living, eccentric space that does not attempt to produce a theoretical narrative, but offers a snapshot that turns Artissima – an international and experimental fair – into a permanent observatory for the research and promotion of the Italian art scene.
Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini
CRIPTA747 is present with Incentivi (2015) by Italo Zuffi
03.11.2017 - 05.11.2017
DEPOSITO D'ARTE ITALIANA PRESENTE
CRIPTA747 presents Italo Zuffi
Curated by Ilaria Boncassa and Vittoria Martini
Artissima Fair, Oval Lingotto, Torino
Deposito d'Arte Italiana Presente
Il Deposito d’arte italiana presente propone le opere di 128 artisti italiani realizzate dal 1994 – anno della fondazione di Artissima – a oggi, in un deposito temporaneo. Questo progetto nasce dalla ricognizione della storia di Artissima ripercorsa come un grande archivio per studiare retrospettivamente, attraverso uno sguardo inedito, il sistema dell’arte italiana e il suo mercato.
Artissima 2017 è radicata sul territorio e guarda alla storia di Torino e alla sua identità sperimentale recuperando un’esperienza espositiva di grande ricerca: il Deposito d’Arte Presente (1967–68). Ideato dal giovane gallerista Gian Enzo Sperone e dagli artisti con i quali lavorava, come Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio, e sostenuto da un gruppo di collezionisti, tra i quali Marcello Levi, il Deposito d’Arte Presente fu un breve ma radicale esperimento che trasformò uno spazio industriale in un luogo di produzione, esposizione e commercializzazione delle opere di molti artisti che sarebbero diventati esponenti di spicco dell’Arte Povera.
Come il Deposito d’Arte Presente, stratificato e ricco di potenzialità, concentrò tutti gli attori del mondo dell’arte in un unico luogo, così il Deposito d’arte italiana presente crea, all’interno della fiera e con gli stessi attori, uno spazio temporaneo di esposizione e di approfondimento.
Nella precarietà confusa che caratterizza un deposito, le opere raccontano le connessioni, i rimandi e le rivoluzioni degli ultimi vent’anni dell’arte italiana, enfatizzando la grande ricchezza, il patrimonio di idee e di soluzioni formali che troppo spesso restano allo stato di pura potenzialità. Questo progetto – nella sua intrinseca contraddittorietà – nasce per stimolare il dibattito e la storicizzazione degli ultimi due decenni della produzione artistica italiana.
A cinquant’anni dalla nascita e teorizzazione dell’Arte Povera, il Deposito d’arte presente si è rivelato un modello per ricordare e celebrare quella data, evidenziando la grande sperimentalità, l’attitudine alla ricerca e all’innovazione e l’aspirazione internazionale della Torino dell’epoca. Il Deposito d’arte italiana presente crea uno spazio vivo ed eccentrico all’interno della fiera, che non intende teorizzare una narrazione, bensì offrire un’istantanea che renda Artissima, fiera internazionale e sperimentale, un osservatorio permanente di ricerca e promozione della scena artistica italiana.
Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini
CRIPTA747 presenta Incentivi (2015) di Italo Zuffi
Deposito d'Arte Italiana Presente
Il Deposito d’arte italiana presente propone le opere di 128 artisti italiani realizzate dal 1994 – anno della fondazione di Artissima – a oggi, in un deposito temporaneo. Questo progetto nasce dalla ricognizione della storia di Artissima ripercorsa come un grande archivio per studiare retrospettivamente, attraverso uno sguardo inedito, il sistema dell’arte italiana e il suo mercato.
The Deposito d’arte italiana presente includes works by 128 Italian artists dating from 1994 – the year of the founding of Artissima – to the present, in a temporary warehouse. The project is based on a survey of the history of Artissima, re-examined like a huge archive for a retrospective study – from an unprecedented vantage point – of the Italian art system and its market.
Artissima 2017, firmly rooted in the local territory, looks back to the history of Torino and its experimental identity, evoking an outstanding exhibition from the past, evoking an outstanding experimental exhibition format: the Deposito d’Arte Presente (1967–68). Organised by the young gallerist Gian Enzo Sperone and the artists with whom he worked, such as Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto and Gilberto Zorio, thanks to the support of a group of collectors, including Marcello Levi, the Deposito d’Arte Presente was a short-lived but radical experiment that transformed an industrial space into a centre of production, display and exchange of the works of a series of artists who were later to become leading figures of Arte Povera.
Just as the Deposito d’Arte Presente, with its many layers of potential, concentrated all the players of the art world in a single place, so the Deposito d’arte italiana presente creates – inside the fair, and with the same figures – a temporary space of exhibition and research.
In the mutable confusion typical of a warehouse, the works narrate the connections, references and revolutions of the last 20 years of Italian art, emphasising its great variety, while highlighting the legacy of ideas and formal solutions, which all too often have remained in a state of pure potential. This project – with all its intrinsic contradictions – sets out to stimulate a debate on the last two decades of Italian artistic production.
Fifty years after the birth and theorising of Arte Povera, the Deposito d’arte presente stands out as a model to commemorate that date, underscoring the lively experimental spirit, the taste for research and innovation, and the international aspirations of the city of Torino at the time. The Deposito d’arte italiana presente creates, inside the fair, a living, eccentric space that does not attempt to produce a theoretical narrative, but offers a snapshot that turns Artissima – an international and experimental fair – into a permanent observatory for the research and promotion of the Italian art scene.
Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini
ITALO ZUFFI, INCENTIVI, 2015