21.03.2017
All We Need is Metaphysics
Intervengono: Paolo Tripodi, Vincenzo Santarcangelo, Chiara Principe.
Introduce: Clara Madaro
In questo momento storico nell’arte contemporanea così come nella filosofia analitica e continentale sembra affermarsi il desiderio di tornare a occuparsi di metafisica in senso realista, tanto che si è parlato di una svolta speculativa (Speculative Turn). La filosofia torna ad avvicinare la realtà in sé. Il pensiero filosofico e l’arte provano a ricercare l’essere delle cose che ama nascondersi al linguaggio, all’interazione quotidiana e perfino alla scienza. Si può arrivare a toccare quest’essere solo in maniera indiretta, quindi bisognerà diventare esperti di espedienti, filtri, corteggiamenti, giochi, strumenti, flirt ed esperimenti di verità di ogni sorta, suggerisce l’Object Oriented Ontology (OOO) di Graham Harman che è una proposta nata in questa atmosfera teorica.
Come siamo tornati a giocare con gli oggetti in sé? Bisogna fare un passo indietro. Il 21 marzo alle ore 18 presso Cripta747 proponiamo una genealogia plurale del ritorno alla metafisica in ambito artistico e filosofico. L’impressione è che in una filosofia analitica, caratterizzata dall’analisi critica del linguaggio, e in una filosofia continentale, dominata dall’ermeneutica, siano emersi dei problemi che non si possono affrontare se non facendo sporgere la semantica nel giardino della metafisica, facendoci tornare a parlare di essenze, mondi possibili e tavoli-in-sé. Durante l’incontro passeremo in rassegna alcune di queste questioni filosofiche insieme a pratiche artistiche che hanno fatto altrettanto. Inoltre, introdurremo nel dettaglio il progetto di ricerca Roads to Objects che si svilupperà nella forma di un gruppo di lettura di quattro incontri chiusi su quattro testi di Graham Harman e di un altro programma di seminari che incontra altri progetti di ricerca (Road to Objects meets).
Road to Objects è un progetto di ricerca che nasce dal bisogno di individuare un tempo per concentrarsi sull’analisi collettiva di testi. Nella pratica artistica e curatoriale si incontrano presupposizioni, atteggiamenti e bisogni teorici di sfondo, ma di solito si è soli nell’interpretazione delle fonti da cui provengono. Road to Objects si pone l’obiettivo di intrecciare legami a partire dall’esperienza sociale della comprensione e dell’analisi teorica.
Road to Objects è un progetto a cura di Clara Madaro, Vincenzo Santarcangelo e Chiara Principe in collaborazione con Barriera, Cripta747, CAP10100, PAV, Progetto Diogene (Torino).
21.03.2017
All We Need is Metaphysics
Intervengono: Paolo Tripodi, Vincenzo Santarcangelo, Chiara Principe.
Introduce: Clara Madaro
In questo momento storico nell’arte contemporanea così come nella filosofia analitica e continentale sembra affermarsi il desiderio di tornare a occuparsi di metafisica in senso realista, tanto che si è parlato di una svolta speculativa (Speculative Turn). La filosofia torna ad avvicinare la realtà in sé. Il pensiero filosofico e l’arte provano a ricercare l’essere delle cose che ama nascondersi al linguaggio, all’interazione quotidiana e perfino alla scienza. Si può arrivare a toccare quest’essere solo in maniera indiretta, quindi bisognerà diventare esperti di espedienti, filtri, corteggiamenti, giochi, strumenti, flirt ed esperimenti di verità di ogni sorta, suggerisce l’Object Oriented Ontology (OOO) di Graham Harman che è una proposta nata in questa atmosfera teorica.
Come siamo tornati a giocare con gli oggetti in sé? Bisogna fare un passo indietro. Il 21 marzo alle ore 18 presso Cripta747 proponiamo una genealogia plurale del ritorno alla metafisica in ambito artistico e filosofico. L’impressione è che in una filosofia analitica, caratterizzata dall’analisi critica del linguaggio, e in una filosofia continentale, dominata dall’ermeneutica, siano emersi dei problemi che non si possono affrontare se non facendo sporgere la semantica nel giardino della metafisica, facendoci tornare a parlare di essenze, mondi possibili e tavoli-in-sé. Durante l’incontro passeremo in rassegna alcune di queste questioni filosofiche insieme a pratiche artistiche che hanno fatto altrettanto. Inoltre, introdurremo nel dettaglio il progetto di ricerca Roads to Objects che si svilupperà nella forma di un gruppo di lettura di quattro incontri chiusi su quattro testi di Graham Harman e di un altro programma di seminari che incontra altri progetti di ricerca (Road to Objects meets).
Road to Objects è un progetto di ricerca che nasce dal bisogno di individuare un tempo per concentrarsi sull’analisi collettiva di testi. Nella pratica artistica e curatoriale si incontrano presupposizioni, atteggiamenti e bisogni teorici di sfondo, ma di solito si è soli nell’interpretazione delle fonti da cui provengono. Road to Objects si pone l’obiettivo di intrecciare legami a partire dall’esperienza sociale della comprensione e dell’analisi teorica.
Road to Objects è un progetto a cura di Clara Madaro, Vincenzo Santarcangelo e Chiara Principe in collaborazione con Barriera, Cripta747, CAP10100, PAV, Progetto Diogene (Torino).