Opening: Sabato 14 giugno — h. 15:00
📍 Pinacoteca G.A. Levis
Via Vittorio Emanuele 75, Chiomonte (TO)
Inaugura sabato 14 giugno 2025 a Chiomonte la mostra Cime di alberi e gambe di tavolo dell'artista Jacopo Rinaldi, esito di un periodo di residenza, parte del programma avviato da Pinacoteca G.A. Levis volto a ospitare artiste e artisti contemporanei con l’intento di attivare nuove narrazioni a partire dal corposo patrimonio di opere pittoriche del paesaggista Giuseppe Augusto Levis e incrementare le collezioni pubbliche.
Il percorso di residenza d'artista al quale è stato invitato Rinaldi ha coinvolto numerose realtà che si prendono cura dei musei etnografici della Val di Susa (spesso allestiti in ex edifici scolastici), il Parco Alpi Cozie che conserva la memoria immateriale dei riti arborei della valle e le Scuole di Intaglio di Bussoleno e Chiomonte, per approfondire le risonanze formali e simboliche che attraversano l’artigianato e la cultura materiale del territorio.
Cime di alberi e gambe di tavolo nasce dall’interesse per i riti arborei della Val di Susa, in particolare per le antiche feste del maggio, durante le quali con l’arrivo della primavera veniva sottratto un albero dai boschi e trasportato nel centro cittadino. Con il tempo, queste celebrazioni si sono intrecciate con le feste religiose, come accade a Chiomonte nel giorno del patrono San Sebastiano, quando la punta di una conifera (oggi diventata una punta in metallo) portata in processione assume la forma di un fuso danzante – la Pouento (la punta). Questo movimento, che attraversa i secoli, non è soltanto un gesto rituale, ma rappresenta una trasformazione: dall’albero al santo, dalla foresta alla comunità, dalla quiete alla ciclicità del rito.
La rotazione è un principio ricorrente nell’artigianato locale, dal fuso per filare a mano sino alla trottola (sàtula o sòtula). Raccogliendo e modellando alcuni di questi manufatti, Jacopo Rinaldi guarda alla tornitura del legno come a un gesto rituale, quasi a voler rintracciare nel roteare del tornio una forma di rinascita. Così, l’artista ha collaborato con maestri e allievi dell’Associazione Culturale Scuola Intaglio "Ferruccio Croce" di Bussoleno, dando vita a una serie di opere che integrano la tradizione artigianale con un'analisi sulla forma archetipica, sulle sue implicazioni simboliche e sul rapporto con le tradizioni culturali locali. Tra le opere presenti in mostra ci sono anche una serie di vedute astratte realizzate rompendo la superficie di alcune vecchie lavagne scolastiche in ardesia, con le quali Rinaldi si riconnette ai paesaggi dipinti su tavoletta da Giuseppe Augusto Levis.
"Cime di alberi e gambe di tavolo" è un progetto a cura di Arteco e Cripta747, vincitore del “PAC 2024 - Piano per l’Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Realizzato grazie al sostegno del Comune di Chiomonte e della Fondazione CRT.
Opening: Sabato 14 giugno — h. 15:00
📍 Pinacoteca G.A. Levis
Via Vittorio Emanuele 75, Chiomonte (TO)
Inaugura sabato 14 giugno 2025 a Chiomonte la mostra Cime di alberi e gambe di tavolo dell'artista Jacopo Rinaldi, esito di un periodo di residenza, parte del programma avviato da Pinacoteca G.A. Levis volto a ospitare artiste e artisti contemporanei con l’intento di attivare nuove narrazioni a partire dal corposo patrimonio di opere pittoriche del paesaggista Giuseppe Augusto Levis e incrementare le collezioni pubbliche.
Il percorso di residenza d'artista al quale è stato invitato Rinaldi ha coinvolto numerose realtà che si prendono cura dei musei etnografici della Val di Susa (spesso allestiti in ex edifici scolastici), il Parco Alpi Cozie che conserva la memoria immateriale dei riti arborei della valle e le Scuole di Intaglio di Bussoleno e Chiomonte, per approfondire le risonanze formali e simboliche che attraversano l’artigianato e la cultura materiale del territorio.
Cime di alberi e gambe di tavolo nasce dall’interesse per i riti arborei della Val di Susa, in particolare per le antiche feste del maggio, durante le quali con l’arrivo della primavera veniva sottratto un albero dai boschi e trasportato nel centro cittadino. Con il tempo, queste celebrazioni si sono intrecciate con le feste religiose, come accade a Chiomonte nel giorno del patrono San Sebastiano, quando la punta di una conifera (oggi diventata una punta in metallo) portata in processione assume la forma di un fuso danzante – la Pouento (la punta). Questo movimento, che attraversa i secoli, non è soltanto un gesto rituale, ma rappresenta una trasformazione: dall’albero al santo, dalla foresta alla comunità, dalla quiete alla ciclicità del rito.
La rotazione è un principio ricorrente nell’artigianato locale, dal fuso per filare a mano sino alla trottola (sàtula o sòtula). Raccogliendo e modellando alcuni di questi manufatti, Jacopo Rinaldi guarda alla tornitura del legno come a un gesto rituale, quasi a voler rintracciare nel roteare del tornio una forma di rinascita. Così, l’artista ha collaborato con maestri e allievi dell’Associazione Culturale Scuola Intaglio "Ferruccio Croce" di Bussoleno, dando vita a una serie di opere che integrano la tradizione artigianale con un'analisi sulla forma archetipica, sulle sue implicazioni simboliche e sul rapporto con le tradizioni culturali locali. Tra le opere presenti in mostra ci sono anche una serie di vedute astratte realizzate rompendo la superficie di alcune vecchie lavagne scolastiche in ardesia, con le quali Rinaldi si riconnette ai paesaggi dipinti su tavoletta da Giuseppe Augusto Levis.
"Cime di alberi e gambe di tavolo" è un progetto a cura di Arteco e Cripta747, vincitore del “PAC 2024 - Piano per l’Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Realizzato grazie al sostegno del Comune di Chiomonte e della Fondazione CRT.